domenica 17 giugno 2012

La verità su alcuni miti popolari legati all'aborto

Gli attivisti anti-abortisti nei loro sforzi per indebolire la capacità delle donne di decidere sulle questioni riproduttive,deformano le informazioni sull'aborto. Riportiamo alcune delle falsità, le più diffuse, seguite da un'analisi delle risposte delle comunità mediche,scientifiche e di sanità pubblica.

MITO : Le donne avranno meno  aborti se si vieta o limita l'aborto. [1] Le attiviste contro l'aborto sostengono che vietare o limitare la possibilità di abortire incoraggerà le donne a portare a termine gravidanze indesiderate.

REALTA':  Le donne che hanno bisogno di interrompere una gravidanza indesiderata troveranno un modo per farlo, non importa se  l'aborto è legale o no. Dei circa 46 milioni di aborti ogni anno nel mondo, 19 milioni sono illegali. [2]

In Indonesia dove l'aborto è proibito, tranne quando si tratta di salvare la vita della donna, si stima che annualmente si praticano da uno a due milioni di aborti.[3]

In Irlanda, dove  egualmente è vietato l'aborto 7.000 donne irlandese viaggiano  per l'Inghilterra o  il Galles ogni anno, per poter abortire illegalmente. [4]

Negli Stati Uniti, dove l'aborto era essenzialmente illegale prima del 1973,i dati del decennio  '50 e '60  rivelano che si praticavano  circa 700.000/800.000 aborti clandestini  ogni anno.[5]

Si noti che nei posti dove l'aborto è limitato o vietato,le donne che affrontano gravidanze indesiderate sono costrette a ricorrere a procaciatori non addestrati o autoinducono l'aborto, che le pone ad alto rischio di lesioni o di morte. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che l'aborto  in condizioni di rischio rappresenta il 13% degli oltre mezzo milione di decessi materni che si verificano ogni anno nel mondo.[6]

Non sono le leggi liberali sull'aborto che hanno spinto le donne ad avere aborti. È piuttosto la realtà di vivere con una gravidanza indesiderata. Quasi il 40% di tutte le gravidanze non sono pianificate. [7]

L'accesso alla pianificazione familiare dovrebbe fare di più per ridurre i tassi di aborto piuttosto che legislazioni restrittive contro di esso.

Nell'Europa orientale e nelle ex repubbliche sovietiche, fino a poco tempo la diffusa mancanza di moderni metodi contraccettivi  ha portato a tassi elevati di aborto. [8]

In paesi come il Kazakistan, tuttavia, il maggiore uso della contraccezione nel corso dell'ultimo decennio sta registrandoi tassi di aborto significativamente più bassi. [9]

I governi possono aumentare i loro sforzi per prevenire gravidanze indesiderate, garantendo nel contempo  chel'aborto legale e sicuro sia disponibile per ogni donna che decide di interrompere una gravidanza.


MITO: L'aborto aumenta il rischio di tumore al seno.[10]

Per indebolire il sostegno pubblico all'aborto legale e per dissuadere le donne dal voler sottoporsi alla procedura, alcuni anti-abortisti sostengono che l'aborto aumenta il rischio di cancro al seno.

REALTA' : La prova scientifica indica che l'aborto non aumenta il rischio del cancro al seno.Diversi studi hanno esaminato il presunto legame tra aborto e cancro al seno. Le prove hanno dimostrato che l'aborto non aumenta il rischio di questa malattia. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e diverse associazioni mediche statunitensi hanno raggiunto la stessa conclusione. [11]

Ad oggi, lo studio più rigoroso dal punto di vista metodologico sul tema è stato condotto da ricercatori danesi alla fine degli anni 90. [12]
Lo studio ha esaminato i registri medici  ufficiali di oltre un milione di donne danesi e ha concluso che gli aborti indotti non hanno alcun effetto complessivo sul rischio di cancro al seno. [13]

Diversi studi a livello internazionale posteriorio utilizzati anche metodi di ricerca basati sui registri per studiare la questione in diverse popolazioni. Come lo studio danese, tutti questi studi  hano concluso  che non c'è un collegamento tra aborto e tumore della mammella. [14]

MITO: Le donne che hanno praticato un aborto hanno problemi psichiatrici come la depressione grave e disturbo bipolare, chiamato anche "sindrome post-aborto" [15]

REALTA': I pareri medici concordano sul fatto che non esiste  tale "sindrome post-aborto."
Gli studi sui possibili effetti dell'aborto sul benessere emotivo delle donne hanno dichiarato più volte che non vi è alcuna prova scientifica o medica per sostenere l'esistenza di una "sindrome post-aborto". [16]

Gli studi hanno dimostrato che il fattore principale che permette di predire il benessere di una donna dopo un aborto è il suo livello di  benessere prima di rimanere incinta. [17]

Hanno inoltre concluso che, mentre alcune donne possono provare sentimenti di rimpianto, tristezza o senso di colpa dopo un aborto, la maggior parte delle reazioni corrispondono a sentimenti positivi di sollievo e di gioia. [18]

MITO:.  La contraccezione d'emergenza è una forma di aborto [19]

Gli attivisti che si oppongono alla scelta riproduttiva non solo hanno cercato di bloccare l'accesso ai servizi di aborto sicuro, ma hanno cercato di negare i servizi alle donne per prevenire gravidanze indesiderate. Per esempio, come  strategia per limitare l'accesso alla contraccezione d'emergenza (CE), hanno paragonato questo metodo di contraccezione all'aborto.

REALTA': La contraccezione d'emergenza è utilizzata per prevenire la gravidanza dopo un rapporto sessuale, mentre l'aborto si pratica per interrompere una gravidanza.L'OMS definisce la CE come "metodo contraccettivo che può essere utilizzato dalle donne nei primi giorni dopo un rapporto sessuale non protetto per prevenire una gravidanza indesiderata". [20]

La CE comprende le pillole contraccettive di emergenza, che sono di solito ingerite entro 72 ore dopo un rapporto non protetto, e il dispositivo intrauterino T di rame, che può essere inserito fino a cinque giorni dopo un rapporto non protetto. [21 ]

Una recente ricerca scientifica indica che il metodo più popolare della CE sembra si attui bloccando l'ovulazione. [23]

Nessuna forma di CE è efficace quando l'impiantamento è iniziato, cioè,la CE non interferisce con una gravidanza, a differenza di aborto, nel qual caso quella viene interrotta.[24]

Paesi di tutto il mondo hanno adottato la CE come misura contraccettiva, sia dando licenza ai farmaci esistenti o  approvando nuovi farmaci usati come CE,AE a incorporandola nei servizi di pianificazione familiare regolati dal governo o ai protocolli per il trattamento delle vittime di violenza sessuale o di supporto alla CE attraverso la  diffusione di campagne di informazione [25].

Diversi paesi che consentono l'impiego della CE, tra cui Brasile, El Salvador, Kenya, Pakistan, Thailandia e Venezuela, hanno leggi contro l'aborto molto restrittiva, rivelando così la differenza tra la CE e l'aborto. [26]


traduzione di Lia Di Peri

" Com'è che la gravidanza è mia e l'aborto di uno psichiatra, un prete e un giudice?