giovedì 21 luglio 2011

Guatemala: Femminicidio S.p.A.

"Abbiamo viaggiato in Guatemala per salvare dall'oblio la diffusa violenza contro le donne nel paese.Lo abbiamo fatto attraverso il filo della storia di Mindy, una delle 838 vittime del 2010, uccisa dopo aver raccontato la sua tragedia davanti alle telecamere della televisione spagnola


http://www.rtve.es/alacarta/videos/en-portada/portada-feminicidio-sa/1038051/



Spagna: Una sentenza della Corte Suprema riconosce il lavoro domestico.

Una sentenza della Suprema Corte contribuisce a fare un passo in più nel riconoscimento del lavoro domestico.

La sentenza ha riconosciuto un compenso di 108.000 € ad una donna dopo quindici anni di matrimonio in regime di separazione dei beni, per i lavori svolti in casa.


La Corte ha accettato la decisione del Tribunale di primo grado di Móstoles, successivamente revocata del Tribunale Provinciale di Madrid, con la quale Maria Piedad FA sarà ricompensata con 108.000 euro, dopo il suo divorzio per aver contribuito per quindici anni  in regime di separazione dei beni alle spese familiari, con i lavori domestici e la cura della figlia.
La sentenza chiarisce che "il lavoro domestico non solo è una  forma di contributo, ma costituisce titolo per ottenere un risarcimento nel momento della fine del regime"

Per  la quantificazione si è fatto ricorso al salario di una lavoratrice domestica moltiplicato per gli anni di matrimonio. In questo caso la cifra è stata quantificata in 600 euro mensili. Maria Piedad FA, laureata in legge, non ha mai esercitato una professione o qualsiasi altro lavoro durante i quindici anni di matrimonio, dedicandosi esclusivamente alle faccende domestiche e alla cura della figlia.

Il riconoscimento della Corte non crea giurisprudenza, perché occorrono ancora due decisioni in questa direzione, ma serve affinché "sia riconosciuto il lavoro svolto in casa. Un lavoro molto dimenticato" ha commentato l'avvocata Themis. Non sono manacti su Internet sprezzanti commenti a questa sentenza.

Villar-Pérez ricorda però, che il lavoro domestico è molto di più che "lavare una tazza o stirare una camicia"
Si tratta di una serie di compiti in aggiunta alla rinuncia di un'aspettativa professionale e di carriera.

http://www.amecopress.net/spip.php?article7450


(traduzione di Lia Di Peri)

lunedì 18 luglio 2011

Lo stupro Strauss-Kahn ? Solo "un troussage de domestique"

Mentre, sostenuti da stampa ed élites politiche, gli avvocati della difesa dello stupratore di classe Dominique Strauss Kahn, tentano di distruggere la credibilità della vittima, è di imminente uscita (settembre), un libro dal titolo Un troussage de domestique. Pubblicato dalle Editions Syllepse e curato da Christine Delphy ((che ringraziamo per l'anticipazione), il volume raccoglie alcuni dei saggi scritti da femministe in Francia nelle settimane immediatamente seguenti l'annuncio dello stupro commesso da Strauss-Kahn in un albergo di New York. Il titolo, Un troussage de domestique, riprende l'espressione usata in una trasmissione radio da Jean-François Kahn, ex direttore del settimanale Marianne . Intervistato da France Culture il giorno seguente l'arresto di Strauss-Kahn negli Stati Uniti, aveva infatti affermato che non si poteva parlare di stupro ma semmai "di una piccola imprudenza", di "un troussage de domestique". L'uso di questa espressione racchiude tutta la violenza sessista, razzista e di classe espressa dalla vicenda Strauss-Kahn. Troussage de domestique fa riferimento infatti ad una pratica in uso, perlomeno fino al secolo scorso, tra le classi cosiddette "agiate": era considerato "normale" e lecito che il "padrone" abusasse sessualmente della "servitù", anche perché le "cameriere" erano considerate in quanto plebaglia donne dai cosiddetti facili costumi. Usando questa espressione come titolo, Christine Delphy, sintetizza efficacemente quello che è lo scopo del volume: non un libro sulla vicenda giudiziaria di Strauss-Khan, sulla sua innocenza o colpevolezza, ma una spietata critica dei propositi profondamente sessisti e dell'arroganza di classe di un mondo che, ergendosi a difesa dell'ex direttore del Fondo monetario internazionale, difende con denti e unghie anche i propri "privilegi".

http://marginaliavincenzaperilli.blogspot.com/
Link:

http://marginaliavincenzaperilli.blogspot.com/2011/05/stupratore-di-razza.html


http://www.syllepse.net/

http://www.rue89.com/2011/05/18/jean-francois-kahn-pas-de-viol-mais-un-troussage-de-domestique-204530