mercoledì 9 novembre 2011

Il mito della donna Hembrista

 da Vanessa Rivera de la Fuente

 Nella mitologia greca, una Gorgone era un feroce mostro femminile. Il suo potere era così grande che chiunque avesse provato a guardarla,sarebbe stato pietrificato,per questo la sua immagine era esposta in tutti i luoghi, dai templi ai boccali di vino, per propiziarne la loro protezione. Si diceva che esistevano tre Gorgone, Medusa, Steno ed Euriale e che l'unica mortale tra esse,Medusa, aveva serpenti velenosi al posto dei capelli.

Le Gorgone sono talvolta raffigurate con ali d'oro,artigli di bronzo e zanne di cinghiale. L'unico modo per ucciderla, era decapitarla.

Ripugnante,no? La stessa sensazione crea nelle persone il mito moderno associato allo sviluppo del femminismo: la Embrista. Essendo un mito " comme il faut" nessuno l'ha mai vista, ma tutti e tutte ne hanno paura. E' la somma di tutte le paure del patriarcato e delle stesse donne.
Comprendiamo: in una società vanitosa, nessun vuole essere un mostro,tutte vogliono essere delle eroine bellissime.Tuttavia,se analizziamo la questione in senso stretto,né l'Embrista - né la femminista radicale - esistono come esseri diabolici che si aggirano cercando di pietrificare gli uomini con i loro sguardi.
Sono leggende metropolitane appartenenti alla mitologia patriarcale pastella nel brodo dell'ignoranza.

Caccia al mito

Su Google il termine "Hembrismo" corrisponde per la maggior parte alla definizione di opposto al sessismo". Così mal definito da provocare molte polemiche. Volendo seguire la definizione,l'embrismo sarebbe l'opposto del maschilismo( o machismo),ergo per sapere di che si tratta riproduco come Wikipedia definisce il maschilismo :

Maschilismo ( o machismo) un termine che deriva dalla parola maschio ( o macho) ed è " un comportamento di prepotenza degli uomini nei confronti delle donne".

" Il maschilismo è l'insieme degli atteggiamenti, comportamenti, convinzioni e pratiche sociali finalizzate a giustificare e promuovere il mantenimento di comportamenti percepiti tradizionalmente come eetrosessuali e anche discriminatori nei confronti delle donne"

Grazie Wikipedia.  Da ciò si deduce che, il maschilismo sono i comportamenti, le idee e atteggiamenti socializzati cioe di comune riconoscimento e ampiamente appresi, con un forte appoggio della tradizione, quindi,accettati. Il maschilismo ( machismo) ha poi, un sistema ideologico-simbolico che permette la sua ri-produzione.

Se l'Embrismo è il contrario del maschilismo sarà presuntivamente, " un insieme di atteggiamenti e convinzioni in grado di giustificare e promuovere il mantenimento di comportamenti percepiti come eterosessuali femminili e anche, discriminatori nei confronti degli uomini".

Se quando parliamo di maschilismo, ci riferiamo ad un modo di intendere le relazioni di genere e,sua volta, un sistema che appoggia questo concetto, per parte sua, l'Embrismo, sarebbe la risposta equivalente al maschilismo...
Ma... dove si trova il sistema culturale, la pratica sociale,l'appoggio della tradizione, la struttura di supporto che consente la riproduzione del presunto Embrismo?

Come spiega Beatriz Gimeno : Esiste un movimento, un'ideologia, un pensiero, una teoria, un testo... che sostenga che gli uomini devono essere sottomessi alla disuguaglianza così come c'è per noi donne? Che devono essere spogliati dei loro diritti economici o politici, che debbono guadagnare meno, che si meritano di essere oggetto di violenza da parte delle donne, che debbono essere confinati in casa, lasciare il mondo del lavoro, lo spazio pubblico?

Un altro elemento da considerare: l'Embreismo contribuisce presumibilmente a mantenere atteggiamenti eterosessuali femminili, tuttavia, quando qualifichiamo qualcuna embrista lo facciamo perché questa donna ha dimostrato comportamenti associati alla mascolinità: violenza, aggressività, senso di competenza,brama di potere e così via. L'evidente contraddizione di ciò conferma l''impronta maschilista  alla radice del concetto.

Patriarcato: La Realtà

Bene, dirà qualcuno " però ci sono donne che picchiano i loro mariti o competono con altre donne o che pensano a favore degli uomini..."
Certo che ci sono, ma non sono Embriste. Affermare che esiste l'Embrismo è sostenere che esiste un sistema di dominio finalizzato a soggiogare gli uomini, sostenuto dalle leggi, finanziato dal sistema bancario globale, che controlla il potere politico e dei media per mercificare gli uomini e utilizzare la loro immagine per vendere elettrodomestici; affermare che esiste l'Embrismo è dichiarare che esiste una ideologia operante nella società che promuove l'abuso e la discriminazione verso gli uomini: è affermare  che il Patriarcato si è invertito e trasformato in un sistema di discriminazione contro l'altra parte dell'umanità.

Sappiamo che non è così.Ciò che esiste è il Patriarcato. Le donne che sono violente o competono per il potere senza scrupoli, probabilmente hanno una logica patriarcale con il loro modo di vedere il mondo, però non sono Embriste... sono molto semplicemente, patriarcali,oppressive,senza solidarietà di genere. Sono in sintesi,le riporoduttrici del maschilismo, come la maggior parte donne, consapevolmente o no.

Quando esiste la violenza della donna verso l'uomo non è Embrismo: è violenza,rivincita, sentimenti di vendetta. Non esiste la violenza strutturale da parte delle donne sugli uomini. Il maschilismo ha supporto culturale, ideologico, simbolico. Se affermiamo che l'Embrismo è la risposta al Machilismo, dovremmo trovare un sistema che promuove  disuguaglianza trasversale per gli uomini a livello socio-culturale. Dov'è questo sistema? Non esiste. Se esistesse non potrebbe funzionare, perché chi presumibilmente dovrebbe amministrarlo, le donne, stanno soffrendo violenza, discriminazione e sottomissione in vari ambiti della vita a causa del patriarcato o cercando di liberarsi dall'oppressione di quest'ultimo.

La Gorgona, nella sua formidabile potenza, fu anche un'accorta protettora. Non tagliamole la testa, meglio cominciare a usare la propria. L'Embrismo e l'Embrista sono miti convenienti del patriarcato, per dividere gli oppressi, in questo caso le donne,indebolendo così la loro forza. E' un prodotto della vecchia, ma sempre efficace strategia del "dividi et impera",il racconto del "Cuco" che non voleva figli perché non gli disobbedissero.

Non dimentichiamoci che coloro che dominano,gli piace affermare che sono dominati, mentre i dominati restano tali e vengono considerati nobili e buoni, fino a quando non si ribellano, perché allora diventano, criminali e pericolosi, inventando miti affinché il resto abbia paura della propria libertà: l'embrista, la femminista radicale il nero risentito, l'indiano ladro, ecc..
Alcuni miti sono inventati per perpetuare la sottomissione dei molti a favore di pochi e fomentare la paura del potere di autonomia e di azione che compete per diritto ad ogni essere umano.


(traduzione di Lia Anita Di Peri Silviano)

2 commenti:

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.